Essendo in zona il giorno seguente abbiamo deciso di affrontare la discesa della parte 2 e 3 del mitico Trummelbach, in passato avevo già disceso un paio di volte la parte 5 e quindi confidavo nelle potenzialità estetiche delle parti non ancora da me discese.
Ed in effetti prometteva bene e ha mantenuto la promessa! Ma iniziamo dal principio!
Il giorno precedente ci siamo impegnati all’istallazione delle corde di risalita, abbiamo trovato in loco delle corde già posizionate in condizioni dignitose, ma abbiamo comunque , trovandoci già li , istallato le nostre corde per accelerare le fasi di risalita su due vie indipendenti per il giorno seguente.
Purtroppo la parte 3 del Trummelbach ha un grosso difetto, non ha una uscita diciamo comoda, ma ha solo una ripida scarpata detritica itramezzata da piccole pareti che è assolutamente necessario risalire su corda, in tutto saranno almeno 150 mt di corde fisse per un centinaio di mt di quota da dover guadagnare.
La mattina si prende il treno delle 08,07 per Wengheralp terza fermata penultima prima di Eigerglacier, da qui saliamo prima in costa e poi su ripidi prati per circa 300 mt di quota fino all’entrata della parte 2 a 2160 mt slm.
Si parte , sappiamo che questa prima parte ha caratteristiche verticali e che alcune cascate saranno da concatenare, quindi si scende sempre attenti a fermarsi nelle pozze giuste in presenza dell’ancoraggio successivo. Abbiamo sempre con noi il fedele trapano, ora mai è diventato un cult per certe uscite una sorta di talismano scaccia imprevisti! se lo hai difficilmente lo usi , se lo dimentichi ti tocca faticare!
La discesa è più che gradevole in ambiente ben cesellato mai eccessivamente profondo, le cascate si susseguono rapide, lo scorrimento è esiguo, qualche litro al secondo, il panorama è come sempre spettacolare!
Arriviamo, purtroppo, velocemente alla fine di questo tratto di canyon che assomiglia vagamente ,in piccolo, alla parte iniziale del Male Vesse in Francia, ci aspettano una ventina di minuti di passeggiata sul greto per raggiungere l’inizio della parte 3.
La parte 3 diciamo che è tutto un altro pianeta! inizia piano e sembra non essere un gran che, qualche bel passaggio sotto massi incastrati, belle pozze e acqua limpida, ma nulla di eccezionale fino ad arrivare all’inizio vero e proprio della gola! Qui il percorso cambia registro, ora si che si fa sul serio! inizia il bello!
Il Trummelback 3 ha molti tratti comuni con la parte 5 , ambienti stretti, pareti sinuose, luminosità ridotta, intrusioni di roccia bianca nel grigio scuro delle pareti disegnano voluttuose figure astratte. La discesa è continua e molto bella, a tratti è difficoltoso progredire da quanto le pareti siano ravvicinate tra loro, le verticali sono basse , massimo 17 mt, alcune facilmente disarrampicabili, altre meno data la scarsa profondità delle pozze di ricezione e la presenza in molti casi di grossi sassi che rendono non consigliabile tuffarsi o arrivare in pozza troppo velocemente.
La parte terminale di questo percorso è caratterizzata da da un notevole numero di piccoli affluenti e risorgenze che aumentano la portata che rimane comunque esigua. Questo percorso con una portata elevata potrebbe diventare piuttosto tecnico! Noi abbiamo integrato un armo per scendere con maggiore sicurezza una verticale appoggiata, cordino e maglia rapida su tronco incastrato.
La discesa termina in prossimità di un grosso affluente di sinistra che convoglia l’acqua dei sovrastanti ed imponenti ghiacciai, la portata raddoppia, le corde fisse sono in riva destra con partenza da una cengia.
La salita è abbastanza dura ed essendo un pendio detritico, per la maggior parte del tempo, il fondo è instabile e non è raro sganciare involontariamente pietre, quindi molta attenzione sia per chi sale sia per chi aspetta! Noi, dovendo recuperare anche le corde precedentemente istallate, abbiamo impiegato 2 ore e 50 minuti da quando il primo è partito su corda a quando siamo arrivati in stazione a Wengeralp a prendere il treno di casa. Di questa uscita mi ricorderò per sempre la tanta fatica, ma la parte 3 la merita assolutamente!