Partiamo subito col dire che personalmente invito tutti coloro che vogliono avviciarsi a quel fantastico sport che si chiama Canyoning che, per fare questo sport in tutta sicurezza, è assolutamente necessario frequentare un corso di introduzione al torrentismo!
Non ci si può improvvisare torrentisti perché si sa cosa è una corda e si è andati ad arrampicare più volte in falesia!
Il torrentismo richiede nozioni di base che servono ad alzare il livello di sicurezza ed evitare brutte avventure.
Di corsi ce ne sono tanti fatti da diverse associazioni (per maggiori info vedere qui: INFO CORSI)
Detto questo, un ottimo strumento di approfondimento delle tecniche è il Manuale Snafor (Manuale Tecnico di Soccorso in Forra – SNAFOR/CNSAS). E’ un tomo di oltre 800 pagine pubblicato dal Soccorso Alpino e Speleologico (CAI) in collaborazione con SNC (Scuola Nazionale Canyoning (AIC).
In questa pubblicazione potete trovare tutto ciò che concerne la progressione e le tecniche, con molte illustrazioni e schemi per approfondire come si deve la materia forra!
Preview del manuale:
Manuale-tecnico-di-soccorso-in-forra-CNSAS-2013
Altro strumento molto interessante e utile è il progetto WikiAic. Prendendo spunto dalla famosa enciclopedia open-surce Wikipedia, è stato realizzato questo progetto on-line dove potete trovare interessanti ed utili schede che descrivono moltissime manovre e materiali.
Una pecca, a mio avviso, è la scarsa presenza di illustrazioni, soprattutto sulle manovre complesse, l’assenza di immagini rende sicuramente più difficile la comprensione delle varie manovre.
LINK: WIKI AIC
Le tecniche appositamente studiate per la progressione in torrente sono molteplici, perché molteplici sono le situazioni che si possono incontrare durante un percorso.
Non sempre l’acqua è presente in forra, La presenza o meno di questo elemento determina le attrezzature e le tecniche utilizzate.
La progressione avviene in discesa, grazie a calate su corda e arrampicate verso il basso (dette “disarrampicate”); in presenza di acqua anche con tuffi e scivolate sui cosiddetti toboga (scivoli naturali). Inizialmente le tecniche adottate erano di tipo speleologico o alpinistico, in seguito sono state adottate tecniche specifiche in virtù dei rischi legati alla presenza dell’acqua.