Siamo giunti al termine di una lunga galoppata durata oltre10 mesi, da quando ci è venuta in mente la pazza idea di andare ad aprire il torrentismo in Islanda.
10 mesi di preparativi, richieste sponsorizzazioni, pianificazioni, studi cartografici e logistica varia, 10 mesi lunghi e intensi, impegnativi, a tratti faticosi che sono sfociati in quindici giorni di esplorazioni.
Facciamo due rapidi conti: 15 giorni trascorsi in Islanda, 9 esplorazioni, 9 nuovi torrenti aperti (10 se contiamo anche quello aperto alle Isole Faroe) 250 piastrine posizionate con l’ausilio di Fix e Multimonti, circa 80 mt di corda da taglio per confezionare armi doppi, 8 torrentisti, un drone e quasi 10.000 km percorsi per andare e tornare da questa lontana isola dell’atlantico del nord.
Cosa dire, quando si esplora un nuovo mondo con regole differenti dalle nostre (geologia, morfologia, idrologia, meteorologia) le incognite sono tante, le certezze molto poche e bisogna vivere giorno per giorno adattandosi a quel che si trova e a quel che si può fare; pianificare serve fino a un certo punto, l’incognita è dietro l’angolo. Quando ci si trova in un luogo dove si passa da una roccia durissima ad una roccia instabile e friabile a distanza di pochi metri, improvvisare ed adattarsi sono le uniche opzioni a disposizione per raggiungere lo scopo, scendere in sicurezza! Le capacità di osservazione e le conoscenze tecniche degli attrezzisti sono state messe a dura prova per cercare di creare linee di calata individuando il punto ideale per tipologia di roccia e linea di discesa il più possibile in stile torrentistico.
In definitiva ci possiamo ritenere pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti, abbiamo avuto il privilegio di esplorare forre molto belle, tecniche, acquatiche ed inserite in un contesto paesaggistico a dir poco spettacolare. Non sempre siamo stati così fortunati, come si suol dire ‘non tutte le ciambelle riescono col buco’, abbiamo anche incontrato, per fortuna pochi, percorsi dal carattere torrentistico piuttosto blando, ma fortunatamente sempre inseriti in contesti dal notevole interesse paesaggistico. Non sempre il meteo ci ha sorriso, ma com’era prevedibile, in una terra così a nord, i venti procurano cambiamenti violenti e repentini della situazione metereologica.
Fortunatamente, solo in due occasioni il meteo ci è stato così avverso da non permetterci in alcun modo di fare ciò per cui abbiamo fatto un viaggio così lungo, esplorare!
Il team ringrazia tutti coloro che hanno creduto in questo ambizioso progetto, ognuno per l’aiuto che ha potuto dare.
Ringraziamo gli sponsor che hanno contribuito a rendere una spedizione, dall’indubbio costo elevato, sostenibile per il team.
Ringraziamo soprattutto il Club Alpino Italiano per il patrocinio concessoci. Tale sostegno ci ha inorgoglito e caricato di una grossa responsabilità, aprire in territorio islandese il torrentismo moderno secondo le linee guida del CAI in termini di sicurezza e rispetto per l’ambiente. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito dietro le quinte alla realizzazione di questa spedizione magari non partecipandovi neppure, a loro va un ringraziamento speciale per aver creduto prima nelle persone e poi nell’obbiettivo.
Ringraziamo anche tutti i compagni di viaggio che hanno faticato, lavorato e si sono impegnati per la realizzazione di un obbiettivo comune, portare a termine la più grande esplorazione torrentistica tutta Made in Italy.
Insomma, grazie a tutti!
Ogni esperienza di vita è una crescita personale che permette di evolvere e di crescere volgendo lo sguardo sempre più lontano verso obbiettivi ancora più grandi ed impegnativi. Questa esperienza ci ha fatto capire che non si finisce mai di imparare e che per andare lontano bisogna guardare lontano, pianificare, adattarsi agli imprevisti, cogliere le occasioni e che ogni componente della squadra deve aver ben chiaro, sin da subito e durante tutto il periodo esplorativo, qual è l’obbiettivo finale. Persone convinte, persone che hanno un obbiettivo comune sono persone operative e proattive che lavorano come un ingranaggio ben oliato, senza intoppi ed incomprensioni, solo con una squadra coesa si possono ottenere grandi risultati.
Questa grande avventura è giunta al termine nel migliore dei modi, con immenso sospiro di sollievo, prima della partenza i timori non erano pochi, per fortuna sono stati fugati dagli ottimi risultati, alla fine la tanta fatica è servita ad ottenere un risultato sicuramente lodevole.
Ammetto che, sottovoce tra me e me, dico anche: “menomale che è finita!”
Vertical Water Canyoning Team è pronto per nuove avventure e nuove esplorazioni!