Facciamo il tris! 3° giorni 3° Esplorazione. Oggi cambiamo fiordo e andiamo a visitare il Reydarfjordur. Nei pressi della galleria della strada 96 troviamo il nostro terzo obbiettivo, Hruta. Trattasi di un bell’inforramento con due evidenti cascate alte, la prima delle quali si getta direttamente in questo profondo taglio in concomitanza di un affluente in riva destra che rende il luogo veramente suggestivo.
Partiamo da valle, purtroppo non possiamo sfruttare nessun percorso carrabile per guadagnare quota, ma in tutto sono 45 minuti di avvicinamento, meno di quanto avevamo valutato da valle. Arrivati alla sommità della prima grande calata ci accorgiamo che il torrente continua e quindi decidiamo di proseguire in salita per rendere ancor più interessante il percorso, saliamo fino ad avvistare la sommità. Intravediamo da sotto 6 calate , tra i 5 e i 10 m, in ambiente aperto con piccole pozze, decidiamo di non attrezzarle valutando che la parte interessante fosse dove eravamo arrivati precedentemente.
Le prime 3 calate, tra i 5 e i 10 m dove è possibile anche un piccolo tuffo, sono sequenziali fino ad arrivare alla prima calata rilevante che attrezziamo con mancorrente e relais (20 + 30 mt). L’ambiente è maestoso e suggestivo, un lungo corridoio dove precipitano 2 cascata da 50 m. Siamo sulla confluenza e l’acqua aumenta ma non diventa mai un problema, il percorso perde di verticalità fino a raggiungere la seconda grande verticale del torrente. Questa seconda discesa è decisamente più bagnata, in tutto 40 m di verticale, che attrezziamo con il tratto finale di calata (10m) sotto l’acqua per finire in una bella pozza. La parte successiva del percorso è un lungo e profondo corridoio caratterizzato da alcuni piccoli salti, massimo 10 m, con anche 2 tuffi, ambiente suggestivo ed intrigante.
Il percorso termina esattamente all’inizio del percorso di avvicinamento e in pochi minuti si raggiungono le auto a valle.