Un po’ di acciacchi, dovuti anche al meteo islandese, hanno decimato le linee di attacco della spedizione.
Oggi purtroppo alla partenza della forra ci troviamo ad essere solo in 3 e decidiamo di affrontare comunque il torrente Midaftanstidur poiché, valutandolo dal basso, si presenta con scorrimento minimo e caratterizzato da verticali non troppo alte e dal semplice ingaggio.
L’accesso del percorso necessita dell’utilizzo di un 4×4 vista la strada accidentata. Il percorso si trova lungo la F936 che porta da Reydarfjordur fino alla Statale 1.
Saliamo fino al passo in auto per diminuire al minimo il dislivello, ciò comporta allungare il trekking di avvicinamento ma ne riduce il dislivello, con una traccia che attraversa in quota la montagna.
Arrivati alla partenza ci accorgiamo con immenso stupore che il percorso è più lungo e verticale di quanto ci potessimo aspettare, ma comunque fattibile.
Ci ritroviamo in un canyon molto inforrato, dalle caratteristiche simili alle forre di casa nostra, anche se inserito in un contesto di roccia basaltica nera con bellissimi inserti e venature di quarzite.
In tutto attrezziamo 14 calate tra i 10 e i 45 m per 4 ore di percorrenza.
Il Midaftanstindur ci fa capire che anche in terra islandese possono esistere percorsi inforrati scavati nella roccia e marmitte cesellate dallo scorrere dell’acqua.